Conad ha fatto del modello cooperativo e mutualistico il proprio punto di riferimento, dandosi delle regole in linea con l’evoluzione del mercato e delle comunità. Questo è il segreto della nostra crescita, la forza del nostro essere insieme.

Il Regolamento Cooperativo è il nostro contratto sociale, ed è una cosa che funziona bene. Abbiamo costruito un modello organizzativo in cui si vota e si decide insieme, un sistema in cui il voto di ognuno vale come quello degli altri. Questa è la nostra forza, crescere insieme secondo le proprie possibilità, sostenere e recuperare chi perde slancio, costruire un modello sostenibile, per noi, per i nostri partner, per i nostri clienti e anche per l’ambiente.

Darsi delle regole è un lavoro complesso, ma permette di costruire equità. Quando diciamo che “Nessun uomo è un’isola”, stiamo citando una riflessione di John Donne. “Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto”.

Proprio perché Conad ha questi ideali in pancia e in testa, i rincari dei listini delle ultime settimane non possono lasciarci indifferenti. Così come non ci lascia indifferenti l’aumento dell’inflazione, passata dal +0,4% di gennaio al +2% di agosto. A tutto questo non possiamo fare fronte da soli, né come Conad né come Distribuzione.

L’Industria deve prendersi la sua parte di carico, non può continuare ad aumentare i prezzi dietro al paravento dell’innalzamento del costo dell’energia, perché così a pagarla sono prima di tutto i clienti, il vero motore della ripresa economica.

Soprattutto in momenti come questo, la solidarietà è la strada da battere. Solidarietà, crescita e anche una sana dose di profitto vanno d’accordo. E noi di Conad lo sappiamo bene, da quando quel lontano 1962 abbiamo deciso di unirci con il desiderio di emanciparci dal potere dei grossisti e dell’industria di marca, facendo nostra la cooperazione e la mutualità.