Editoriale
Il 24 ottobre si è svolta a Bologna la Convention con i fornitori della nostra marca commerciale. Abbiamo riunito a Bologna oltre 350 aziende delle filiere agroalimentari per condividere con loro lo studio condotto nei mesi scorsi da TEHA (The European House Ambrosetti) sulla nostra MDD, le linee strategiche per lo sviluppo della nostra marca e delle sue linee di prodotto, e un accordo con SACE (società assicurativo-finanziaria italiana del Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzata nel sostegno alle imprese) riservato ai nostri fornitori.
Nella sua relazione, Valerio De Molli, Amministratore Delegato di TEHA, ha presentato un ritratto della marca Conad, sottolineandone l’importanza per il Sistema Conad e, soprattutto, per l’economia italiana e i fornitori. La marca Conad è la prima marca italiana per dimensioni, con oltre 6 miliardi di fatturato, è in continua crescita da 10 anni, con una quota del 33,2% nel canale super, coinvolge oltre 700 aziende e dà lavoro a 110 mila persone. Al di là di questi numeri, già molto importanti, nella sua analisi TEHA ha messo in evidenza come la strada che la marca Conad ha imboccato, quella della sostenibilità, offra a tutti gli operatori delle filiere agroalimentari una imperdibile occasione per intervenire su tutti i processi e ridurre in modo continuo, tangibile e misurabile il proprio impatto ambientale.
Nello stesso incontro, abbiamo presentato e annunciato un importante ed esclusivo accordo con SACE, che prevede una serie di iniziative congiunte per promuovere la sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva, attraverso servizi assicurativi e di garanzia per le aziende, con una particolare attenzione per le piccole e medie imprese delle filiere.
Questi tre elementi ci hanno consentito di lanciare il ‘Manifesto Conad per la marca commerciale’, un invito alle imprese, anche a quelle di piccole dimensioni, a pianificare la loro espansione con noi, definendo il “quando” e il “come” della propria transizione ESG.
Proponiamo il ‘Manifesto’ consci del ruolo che abbiamo assunto nelle dinamiche del mercato dei beni di consumo in Italia: oggi Conad non è la parte finale della filiera, ma un interlocutore centrale, in grado di contribuire allo sviluppo di una reale cultura della sostenibilità.
Insieme, Conad e i suoi partner fornitori potranno percorrere più veloci, più sicuri, più preparati la strada della sostenibilità, continuando quel processo di crescita che ha caratterizzato gli ultimi anni e offrendo ai clienti i prodotti e i servizi che cercano e si attendono da una grande marca come la nostra.
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