Osserva Italia
La marca del distributore si sta rivelando il miglior mezzo per combattere il caro-vita, confermando così la bontà dell’intuizione che Conad ha avuto più di un decennio fa, quando ha investito con decisione nei prodotti MDD e nell’operazione Bassi e Fissi. Oggi in Italia la quota MDD nel canale super (1° sem 2023) è del 33,5%, con un fatturato pari a 5,4 miliardi di euro nel 2022.
A gettare luce su quanto sta avvenendo in questo particolare segmento di mercato è stato il recente studio realizzato da NielseIQ e intitolato “Lo stato del largo consumo in Italia”, secondo il quale i consumatori italiani hanno risposto all’impennata dell’inflazione andando alla ricerca di soluzioni in grado di garantire il miglior rapporto fra qualità e prezzo e trovandolo nella MDD. Un fenomeno, per altro, che non si sta verificando solo da noi ma in tutta Europa, a dimostrazione del fatto che si tratta di un’esigenza sentita profondamente da tutte le famiglie del Vecchio Continente. “L’aumento della quota di mercato delle private label è un fenomeno comune a tutti i mercati dell’Europa Occidentale, dove l’acquisto di prodotti MDD si attesta al 37,1%, con un incremento a valore del 13,2% rispetto al 2022 – scrivono gli analisti di NielsenIQ – Un dato in crescita anno su anno, che dimostra come la MDD negli ultimi quattro mesi abbia guadagnato terreno: nello specifico, il valore più alto si registra nel Regno Unito (47%), seguito da Spagna (43%), Germania (38%), Francia (33%) e, infine, Italia (31%)”.
Per quel che riguarda il mercato italiano nel dettaglio NielsenIQ rileva come il 43% dei consumatori consideri le private label una buona alternativa ai grandi marchi e il 38% ritenga che abbiano in generale un buon rapporto qualità-prezzo. Inoltre, il 37% dichiara che alcuni prodotti a marchio del distributore siano di qualità superiore o uguale a quella dei brand e quasi un italiano su quattro (27%) si fida dei prodotti MDD poiché certificati dallo stesso distributore. Risultati perfettamente in linea con quella che è la nostra strategia di crescita da ben prima che l’inflazione alzasse la testa.
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