Editoriale
Se i dettaglianti coraggiosi del 1962 avevano nella leva del prezzo la loro ragione costitutiva, col tempo noi di Conad abbiamo capito che grazie a questo approccio si può essere forti anche su altri fronti. Per esempio, quando si parla di sostenibilità. Per questo è nata Fondazione Conad ETS, che ci dà strumenti aggiuntivi per guardare al di là dei nostri orticelli. Per questo sotto il cappello di Sosteniamo il Futuro riescono a nascere tantissime attività, come le Collection con cui abbiamo imparato a trasmettere valori positivi ai nostri clienti.
Tutto questo non sarebbe possibile se non aderissimo con convinzione al modello cooperativo. Anzi, oggi credo che possiamo essere un bell’esempio per l’Italia. Noi di Conad da sessanta anni lavoriamo per ricomporre, per trovare ciò che ci accomuna, per costruire terreni comuni dove far prosperare idee e visioni. Mica per caso siamo prossimità e attrazione, nelle grandi città come nei piccoli centri. Noi abbiamo saputo fare delle differenze il nostro più grande punto di forza.
Se riusciamo a trasmettere a questo Paese anche solo un decimo di questo spirito, le nubi della recessione e della paura del futuro si diraderanno. O, almeno, faranno meno paura. Io continuerò a chiedere al governo – qualsiasi sia – di agire concretamente, con gli interventi che occorrono sulle filiere e sulla fiscalità, sull’Iva. Voi ricordate ai vostri Clienti quello che sappiamo bene: che siamo tutti importanti, che nessun uomo è un’isola, che siamo davvero Persone.
Anche questo, è fare sostenibilità.
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