Editoriale
Mai come ora, la parola chiave che tutti noi dobbiamo metterci in testa è fiducia. Noi di Conad abbiamo la responsabilità di difendere, ma anche di conquistare, nella quotidianità, la fiducia delle persone, di dare alle Comunità in cui viviamo delle solidità, delle certezze. Oggi più che mai.
Abbiamo imparato a convivere con la pandemia e ora siamo chiamati a convivere con la paura della guerra. Una guerra non così tanto lontana (pensate che da Bologna, in macchina, la distanza per arrivare al confine ucraino è la stessa che per arrivare a Palermo), che sta avendo conseguenze importantissime sulle filiere agroalimentari, sui prezzi, sul costo dell’energia. Una guerra che da noi si traduce in inflazione, caro bollette e che porta con sé un impatto sul potere d’acquisto, sulla fiducia dei consumatori e delle imprese.
Le nostre Comunità, davanti a tutto questo, hanno saputo dare dei messaggi straordinari. Nonostante la fatica accumulata negli ultimi due anni, tantissime persone in tutta Italia hanno aperto le porte delle loro case ai rifugiati. Tantissimi nostri clienti hanno contribuito a “Sosteniamo la pace”, la raccolta fondi a favore delle persone colpite dall’emergenza in Ucraina realizzata da Fondazione Conad ETS – che ha devoluto 1,2 milioni di euro – in collaborazione con Croce Rossa Italiana.
Possiamo e dobbiamo continuare a dare messaggi di speranza e di visione. Tra poche settimane, noi di Conad compiremo 60 anni. Festeggiamo questa ricorrenza mostrando il nostro meglio, continuando a essere quelli che credono nel futuro pure in questo scenario così sfiancante, continuando a essere una Comunità al servizio delle Comunità.
Il nostro spirito è questo. Contribuire alla pace e alla prosperità delle Comunità in cui viviamo e di quelle con cui ci relazioniamo. Essere motore di fiducia e di crescita condivisa. È con questo spirito che vi rivolgo i miei più sinceri auguri di una felice Pasqua. Con lo spirito di chi vuole che condivisione, vicinanza, accoglienza, speranza e pace non siano solo belle parole su un cartoncino d’auguri, ma una missione quotidiana che tutti assieme possiamo condividere.
Perché ciascuno di noi possa dire, ai nostri clienti, “venga, l’accompagno” con la voce convinta di chi ha lo spirito di servire, di costruire, di aiutare. Di chi è più forte di ciò che fa paura.
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