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Conad entra in Confcommercio

Il 24 Novembre sono stati firmati a Roma i protocolli di intesa che siglano l’ingresso del Consorzio Nazionale e delle Cooperative Conad in Confcommercio-Imprese per l’Italia, la più grande rappresentanza d’impresa attiva nel nostro Paese con oltre 700.000 associati.

La firma degli accordi è avvenuta alla presenza del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, del Presidente di ANCD Maurizio Pelliconi e dell’Amministratore Delegato di Conad Francesco Pugliese, che ha assunto la carica di Vicepresidente di Confcommercio con delega alla fiscalità e alla finanza d’impresa.

L’ingresso del Sistema Conad porterà la presenza di Delegati di Cooperativa e di Soci imprenditori nelle organizzazioni provinciali dell’associazione di categoria.  Conad porta in Confcommercio il proprio modello di business, fatto di 3.305 punti di vendita, 65.772 addetti, 2.390 Soci imprenditori associati in Cooperativa che condividono un insieme di principi e valori, tra cui la centralità della persona e delle sue capacità, servendo ogni giorno le comunità grandi e piccole sul territorio italiano in cui operano e vivono.

“Siamo lieti di iniziare questo nuovo percorso insieme a Confcommercio. Il nostro ingresso segna la prosecuzione di un processo di progressiva semplificazione del sistema di rappresentanza nel nostro settore” ha commentato Pugliese. “Questo ci permette di essere meno frammentati e più uniti, di restituire maggiore forza alla rappresentanza, e di essere quindi più efficaci nello sviluppo del settore del commercio. Oggi, finalmente, operatori e associazioni sono più coesi perché gli interessi sono più simili rispetto al passato. Auspichiamo che altri soggetti possano seguire la nostra scelta, rafforzando la rappresentanza della comunità di imprenditori e di lavoratori che serve il Paese e contribuisce alla ripresa dell’economia, generando valore aggiunto e occupazione”.

L’entrata del Sistema Conad in Confcommercio – ha dichiarato Carlo Sangalli – è certamente un segnale importante per diverse ragioni. La prima è che, in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo, è decisivo stare insieme e condividere scelte strategiche comuni. La seconda è che si rafforza il perimetro della nostra rappresentanza all’insegna del pluralismo distributivo. La terza riguarda una accresciuta capacità di interpretare, a tutti i livelli, politiche associative e sindacali con il contributo diretto di una realtà leader della grande distribuzione nel nostro Paese”.