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Nutriscore, Conad e l’Italia dicono no

Il Nutriscore è un sistema di etichettatura, proposto dalla Francia e adottato da alcuni Paesi europei, che dà valutazioni sulla salubrità dei prodotti con un “semaforo” in base ai valori nutrizionali di ciascun alimento. Un “punteggio nutrizionale” sviluppato da ricercatori dell’università di Parigi e dell’Inserm (Istituto nazionale francese di salute e ricerca medica), basato sulle etichette dei cibi, che si pone come obiettivo quello di aiutare il consumatore a seguire abitudini alimentari più salutari, o a comprendere meglio il valore nutrizionale di quanto si acquista. Almeno in teoria.

Posto come illustrazione sulle confezioni, indica i valori nutrizionali con una scala di cinque colori che vanno dal rosso al verde e a cui corrispondono le prime cinque lettere dell’alfabeto, A-B-C-D-E, a cui corrispondono qualità nutrizionali decrescenti. Da A, ottimo a E, pessimo.

Ma è davvero così affidabile? Per molti Paesi e produttori no. Anzi, nel caso del made in Italy e dell’Italia, potrebbe essere fuorviante e riduttivo nell’interpretazione del reale valore nutrizionale di un alimento. Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli ha denunciato che “non ha una volontà informativa” e per via della sua eccessiva semplificazione “mette a rischio la nostra produzione e non tiene conto del valore della dieta mediterranea”.

Dello stesso avviso Conad. “C’è chi vorrebbe che la nostra cultura, la cifra che il nostro Paese riveste nel mondo, si riducesse a un semaforo. – ha commentato l’ad di Conad Francesco Pugliese al Cibus di Parma – Perché qualcuno ha deciso che le persone non vanno educate, che la cultura non va trasmessa, che tutto può essere ridotto, semplificato e omogeneizzato in rosso, giallo, verde. Non è giusto influenzare i nostri clienti, ma è doveroso informarli in modo corretto e trasparente”.

“Le persone vanno informate, non spaventate”, ha ribadito Pugliese, sostenendo NutrInform Battery, un modello alternativo che va ben oltre il semplice etichettamento, è un sistema informatico chiaro ed efficace. NutrInform si concentra sui valori nutrizionali ed energetici per porzione, dando dunque alle persone la possibilità di scegliere i prodotti in base alle loro necessità nutrizionali e non solo.

Noi abbiamo un’opportunità enorme – ha aggiunto Pugliese –, noi siamo il made in Italy e dobbiamo essere in grado di valorizzarlo e proteggerlo, ma dobbiamo farlo in maniera intelligente. Altrimenti saremo sempre degli eccellenti eterni secondi, i migliori ma sempre un passo indietro. Ora invece quel passo va cambiato, a partire dal dire i “no” che vanno detti. Come quello a Nutriscore”.