L’agroalimentare italiano è in ripresa, si prevede una crescita del 6% annuo già nel biennio 2021/22. È quanto emerge nel rapporto del Food Industry Monitor, osservatorio per il settore food realizzato da Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in collaborazione con Ceresio Investors. L’edizione 2021 è dedicata al rapporto tra performance economiche e scelte strategiche delle aziende agroalimentari in tema di sostenibilità e innovazione. Sono state valutate le performance di 854 aziende con un fatturato aggregato di 66 miliardi di euro, circa il 75% di tutte le società di capitale operanti nel settore.
Tra i fattori che influiranno maggiormente sulla crescita, l’Osservatorio segnala i comparti delle farine e del packaging, che potranno beneficiare anche della spinta fornita dal redesign sostenibile. Si prevedono aumenti importanti anche per i comparti del caffè e del vino, trainati dalla ripresa del segmento fuori casa (Horeca). Molto buone anche le previsioni per il food equipment (relativo alle attrezzature) grazie ai nuovi investimenti stimolati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Un altro grande tema su cui si giocherà la ripresa è quello del Green. L’ulteriore spinta alla filiera agroalimentare arriverà proprio dalla messa in atto di pratiche sostenibili e piani ambientali. Dall’analisi si rileva infatti che l’81% delle aziende intervistate si ritiene sostenibile e il 56% ha già messo in atto un piano ambientale. Il 78% ha nella propria gamma uno o più prodotti sostenibili, il 54% è intervenuto sul packaging e il 44% valuta l’impatto ambientale dei propri fornitori. Il 74% delle aziende ritiene inoltre che attuare una strategia di comunicazione sul tema abbia un impatto positivo sulle vendite, nonostante il 63% ritenga che processi produttivi sostenibili possano implicare un aumento dei costi aziendali.