“Per far ripartire l’Italia è necessario un patto fra lo Stato e le imprese per snellire la burocrazia”. È questo l’appello lanciato sulle pagine di Affari&Finanza di Repubblica da Alessandro Beretta, segretario generale di Ancd Conad, l’associazione nazionale cooperative dettaglianti che rappresenta verso le istituzioni le cinque cooperative e i 2.300 soci che compongono il sistema Conad.
“Per aprire un punto vendita ci vogliono circa cinque anni e non parlo di un ipermercato ma di un supermercato di piccole dimensioni, 1.000-1.500 mq – ragiona Beretta – Questo significa che gli investimenti necessari per realizzarlo, in media 5-6 milioni di euro, e i nuovi posti di lavoro partiranno in forte ritardo”.
Un messaggio forte che trova espressione nel volume “L’Italia dopo la crisi sanitaria. Un nuovo patto tra distribuzione e imprese: il ruolo della distribuzione commerciale” presentato a Roma giovedì 27 maggio 2021. Questo XI rapporto sulla legislazione commerciale ha preso vita grazie al forte impegno di ANCD e i membri del Channel & Retail Lab della SDA Bocconi con l’obiettivo di attivare un dibattito costruttivo tra le parti per promuovere una reale ed effettiva evoluzione normativa. Per la realizzazione di uno stato snello, moderno, in grado di intercettare i bisogni emergenti della società e per consentire alle imprese di cogliere opportunità utili a svolgere al comparto della distribuzione quel ruolo di promotore dello sviluppo economico che ha sempre avuto.
“In questo senso, un contributo positivo arriva dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), elaborato dal governo”, afferma Alessandro Beretta “che indica le linee guida da attuare: stimolo della concorrenza, digitalizzazione, meno norme, più incentivi e uniformità delle regole sui territori e tra le diverse imprese”. Secondo Beretta un aspetto da non sottovalutare è infine “l’asimmetria normativa” fra le regole per l’attività delle imprese dell’e-commerce e quelle che normano il commercio tradizionale: “Dobbiamo poter competere sullo stesso piano, non possiamo concedere incredibili privilegi alle prime e penalizzare le seconde. Amazon fa il Black Friday quando vuole su qualsiasi cosa, Conad deve invece chiedere permessi per una promozione su 20 prodotti”.
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