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Tra Covid e lockdown gli italiani hanno riscoperto la merenda a casa

Con la pandemia in corso, restrizioni e chiusure, cambia il modo di fare merenda per 2 italiani su 3. Si mangiano più frutta, yogurt, dolci fatti in casa (il cui consumo è più che raddoppiato), mentre restano stabili le merendine. Questi, in sintesi, alcuni degli highlights che emergono dall’indagine BVA Doxa – Unione Italiana Food “La merenda degli Italiani a casa ai tempi del Covid-19”.

Lo studio ha analizzato un mutamento degli stili di vita che ha riguardato 11,5 milioni di italiani, circa un terzo dell’intera popolazione dai 25 ai 65 anni, che fino a inizio 2020 vivevano prevalentemente al di fuori delle quattro mura domestiche. L’indagine ha coinvolto un campione di 800 adulti, tra cui anche i genitori di bambini dai 4 ai 13 anni, con un focus specifico sugli smartworkers.

Dall’indagine emerge che il 29% dei “neocasalinghi” dichiara di fare più spesso merenda (per gli smartworkers il dato sale addirittura al 36%); il 34% non ha modificato le proprie abitudini e il 2% fa meno spesso sia lo spuntino di metà mattino che quello di metà pomeriggio.

Tra gli alimenti più consumati in periodo di pandemia al primo posto c’è la frutta, il cui consumo è passato dal 42% al 60%. Seguono lo yogurt, che cresce dal 46% al 58%, i biscotti (dal 44% al 56%), pane con marmellata o creme spalmabili (dal 21% al 35%). Raddoppia il dolce fatto in casa (dal 23% al 47%). Stabili le merendine, che con il 45% rientrano comunque nella top five degli alimenti consumati dagli adulti.

Meno cambiamenti per la merenda salata: in testa i cracker (40%), seguiti da panini (25%), pizza (13%) e torta salata (10%).