Fare ripartire l’Italia, la sua economia, i suoi consumi: questa la priorità a seguito della diffusione del Covid-19, un’emergenza non solo sanitaria che ha amplificato tanti problemi su cui incombe tuttora la parola “ritardo”: il lavoro, l’istruzione, la giustizia, le infrastrutture… Temi centrali nelle attività dell’osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia, l’associazione culturale nata con lo scopo di raccogliere in forma digitale le migliori istanze della società civile e selezionare idee contributi e soluzioni che possano favorire la ripresa del Paese a seguito dell’emergenza sanitaria.
In occasione della Giornata evento “Insieme per ricostruire – Proposte oltre l’emergenza”, l’osservatorio ha organizzato la tavola rotonda Le imprese motore dell’Italia, a cui ha partecipato Francesco Pugliese, ad Conad e componente del comitato di indirizzo di Riparte l’Italia. Ponendo l’attenzione sui giovani: «Abbiamo il dovere di garantire un futuro all’altezza delle loro e delle nostre aspettative perché il Paese deve avere gli strumenti per continuare a dotarsi di una nuova classe dirigente all’altezza del ruolo». Servono risposte credibili non solo per il futuro, ma anche risposte a breve. Perché le persone sono preoccupate per lo sblocco dei licenziamenti, per la scadenza dei contratti a tempo determinato, per le scuole e le università che faticosamente hanno riaperto. «Occorre creare nuovo lavoro, ancor prima che posti di lavoro, – ha detto Pugliese – piuttosto che tamponare l’emergenza con assegni alle partite Iva, blocchi dei licenziamenti e cassintegrazioni di varie forme. Sapere che il lavoro può esserci, nonostante tutto, rassicura e dà coraggio alle persone, le aiuta a ritrovare le fiducia. Solo in questo modo si restituisce centralità alla parola ricostruire».