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Covid-19 e aste al doppio ribasso un mix dannoso e spietato

Francesco Pugliese Amministratore delegato Conad Ancora una volta, e in condizioni mai vissute in oltre 50 anni di storia, Conad ha dimostrato con i fatti il valore dell’affermazione “impresa per la comunità”. Nel pieno rispetto di quanto stabilito dall’autorità per l’emergenza Coronavirus e con quello spirito che connota ogni nostro atto. In ogni carrello della spesa c’è tanta Italia, c’è il lavoro di piccoli, e medi e grandi produttori che sostengono l’economia lavorando in emergenza e dando il loro contributo. Abbiamo continuato a rifornirci dai nostri abituali fornitori riconoscendo il corretto valore delle loro produzioni e portando sulle tavole degli italiani prodotti pressoché interamente nazionali. Questa, però, non pare essere la regola comune: il direttore dell’associazione ambientalista Terra! ricorda che ci sono nostri concorrenti che, anche in questa emergenza, continuano a ricorrere alle aste al doppio ribasso, sulla pelle degli agricoltori e su quella dei lavoranti. Tirare sul prezzo oltre ogni limite equivale a dare ancor più spazio al caporalato nei campi, a sfruttare le persone più indifese e deboli, a recare danno alla cultura del commercio e al mercato. E’ dovere di tutti contribuire a abolire questa pratica spietata. C’è un impegno del governo per un disegno di legge arrivato in commissione al Senato poi arenatosi a causa del Coronavirus. Un disegno di legge da riprendere con rinnovato slancio per proteggere il mondo agricolo e quello delle piccole e medie imprese che rischiano di non avere un futuro davanti a sé. E’ un invito che rivolgiamo al Parlamento nel nome di tante persone e della nostra idea del domani, che non può prescindere da un’idea di comunità improntata al benessere e alla giustizia.